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VALLE GESSO : AL LAGO SOTTANO DELLA SELLA.

Escursione a piedi in montagna (effettuata il 24 agosto 2011).
Tempo per il percorso in salita : 2 ore e 45 minuti.
Difficoltà percorso : escursionisti.

L'itinerario ha inizio a S. Anna Di Valdieri (alt. 1011 mt.) : parcheggiata l'auto davanti alla colonia estiva "Giovanni Giraudo" della Provincia Di Cuneo passo accanto alla locanda alpina "Balma Meris" e risalgo il sentiero asfaltato che si inoltra in mezzo alle case poste al limite superiore della frazione.
Terminato l'asfalto, la mulattiera con fondo in selciato si inerpica ripida nel bosco, seguendo il Vallone Della Meris, in direzione ovest.
Sul lato a monte del sentiero un deposito di legname é da mettersi in relazione ad un cavo teso sino all'altro lato del vallone, ad uso teleferica.
Dopo circa 20 minuti di cammino oltrepasso la deviazione per Tetti Bariau, tralasciandola a destra del mio senso di marcia.
Nei rari tratti in cui la vegetazione si apre parzialmente, riesco a vedere alla mia sinistra le rocce e gli sfasciumi digradanti dalla Punta Morionera (alt. 2059 mt.) posta più avanti, mentre nel rombante torrente si accumulano mucchi di legname sradicato dalle valanghe invernali e accatastato là dalla forza della corrente.
Ho camminato per 50 minuti quando incontro i resti di Tetti Biaisa (alt. 1224 mt.), e poi, più avanti, i Tetti Paladin (alt. 1326 mt.) caratteristiche costruzioni che erano appoggiate ognuna ad un grande masso, a probabile scopo di protezione dalla zona di sfasciume che discende dal sovrastante Monte Merqua (alto 2148 mt.).
Da qui la salita si fa più moderata, e alcuni tornanti mi fanno guadagnare quota sino ad uscire dal bosco ed arrivare sull'ampio pianoro pascolivo del Gias Del Prato (quota 1529 mt.), salutato dai fischi di una marmotta che si lascia avvicinare tanto da poterla fotografare agevolmente.
Da qui posso ammirare alla mia sinistra i dirupi discendenti dalla Rocca Arcoulon (alta 2620 mt.), nelle cui fenditure più ampie i nevai stazionano per tutto l'anno.
Alla mia destra, a nord, spicca invece in alto l'incavo verde del Colle Di Marchiana, posto a 2276 mt., oltre il quale si scenderebbe in Valle Stura.
Trascuro a sinistra una diramazione del sentiero che, dopo un guado sul torrente (manca il ponte) si inerpica con tornanti sulle pendici digradanti dalla Punta Della Meris, e giungo in pochi passi al pianoro delle Reali Case Del Chiot (alt. 1700 mt.), una delle quali (abbastanza malridotta) rappresenta il casotto di sorveglianza del Parco (Casotto Meris).
Ora il panorama é aperto verso la sommità della valle, e a sinistra risalta l'imponente parete nord del Monte Matto (alto 3088 mt. secondo la cartina dell'Istituto Geografico Centrale, 3097 mt. secondo altre pubblicazioni).
Il sentiero prende ancora quota tagliando piccoli valloni pietrosi ed erbosi, e mi fermo per qualche minuto di riposo, mentre poco più in alto una spettacolare cascata rappresenta l'emissario del lago.
Superati gli ultimi due tornanti, dopo 2 ore e 45 minuti di cammino, giungo finalmente, all'ampio (107500 mq. di superficie) e gradevole a vedersi Lago Sottano Della Sella, posto a 1882 mt. di altitudine.
Trascurando la passerella posta sul suo emissario in direzione del Rifugio Dante Livio Bianco proseguo sul sentiero principale e poi scendo sulla sponda nord del lago.
Qui, dopo alcuni minuti di riposo, consumo un frugale pranzo al sacco e mi fermo ancora ad osservare lo spettacolo offerto dai riflessi solari dovuti all'incresparsi della superficie del lago ad opera della brezza, il notevole anfiteatro naturale circostante costituito dalle cime Gorgia Cagna, Rocca La Paur, Monte Matto e la bastionata che, ad ovest, sostiene il Lago Soprano Della Sella (posto a 2329 mt.).
Dopo alcune fotografie di rito ed un rifornimento di acqua alla fontana del Rifugio Dante Livio Bianco (alt. 1910 mt.) parto per il ritorno, salutato dalle effusioni dell'amichevole cane pastore nei pressi del suo "gias".
E' curioso come, oltrepassando l'emissario del lago, si scorga sul lontano sfondo ad est, molto oltre l'imbocco del lungo Vallone Della Meris e la Valle Gesso stessa, l'inconfondibile sagoma della Bisalta.
Seguendo lo stesso percorso fatto all'andata, mi fermo ancora alle Reali Case Del Chiot, dove é d'obbligo una fotografia ai cavalli (una decina, tra puledri ed adulti dal pelo lucido e ben curato) che tranquillamente pascolano nel bel ripiano prativo, poi proseguo ed infine raggiungo l'auto, a S. Anna Di Valdieri.


Franco Ramonda

Inserito il 29/08/2011 alle ore 17:17:41 da: info@essevibusca.com


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Marmotta al Gias Del Prato.
Marmotta al Gias Del Prato.
Procedendo verso al sommità della Valle Della Meris.
Procedendo verso al sommità della Valle Della Meris.
La cascata all'emissario del Lago Sottano Della Sella.
La cascata all'emissario del Lago Sottano Della Sella.
Vista all'arrivo al lago.
Vista all'arrivo al lago.
Il Lago Sottano Della Sella visto salendo verso il lago superiore.
Il Lago Sottano Della Sella visto salendo verso il lago superiore.
Il fondovalle con lo sfondo della Bisalta.
Il fondovalle con lo sfondo della Bisalta.
Cavalli al pascolo dal Casotto Meris.
Cavalli al pascolo dal Casotto Meris.
Un masso dall'aspetto curioso nel bosco, tornando a S. Anna Di Valdieri.
Un masso dall'aspetto curioso nel bosco, tornando a S. Anna Di Valdieri.